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Circuito San Leone


Circuito San Leone

Itinerario tratto da “Sui sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra”, di Angelo Pani, 2021 - https://www.facebook.com/suisentierideicervi


Partendo da Cirifoddi (3 km dalla Chiesa di Santa Lucia) seguire il tracciato senza deviazioni (consigliato per evitare eventuali scavi nascosti dalla vegetazione) fino al cancello di Cirifoddi (wp 39°10’56.40’’N-8°55’44.34’’E) (parte del terreno essendo privato necessita previa autorizzazione); risalire la valle seguire la pista con a fianco il corso d’acqua fino ad un edificio bianco vandalizzato, era il vecchio albergo dei minatori, ed è da qui che partì il primo treno sardo nel 1865 ed i locali erano frequentati da molti lavoratori; verso Sud-Est troviamo la vecchia Chiesa di Santa Barbara ormai dismessa; tornando indietro e risalendo la scala vicino l’albergo, l’itinerario comprende la visita della zona e permette di apprezzare un grande albero di lentisco (con circonferenza di 2,40 m), patrimonio da salvaguardare. Continuando il percorso sulla strada si raggiunge un ripiano dov’era la direzione della miniera (wp 39°10’8.72’’N-8°55’52.96’’E) km2,3 ; dove in vicinanza si può trovare una lapide in marmo bianco che testimonia il passaggio del principe Umberto di Piemonte, figlio di Vittorio Emanuele II° e futuro re d’Italia che nel 1862 si fermò nell’edificio e partecipò a delle battute di caccia, infatti la zona è ancora popolata da cervi e cinghiali. Nella zona possiamo trovare un piccolo giardino pensile con piante di limoni e melograni abbandonate a sé stesse e con i locali ospitanti ormai in rovina. L’itinerario potrebbe concludersi qui con un complessivo percorso di 5 km, ma esso continua fino ad arrivare alla cima di S’Aingiu Mannu e poi scendere sulla strada che attraversa il versante della montagna, con il bosco oggi ripristinato. Riprendendo la strada principale, costeggiando il versante orientale di Modditzi Manna (Pendenza 8%), dopo 3 km si arriva al valico di Martinu Locci (wp 39°9’41.32’’N-8°55’31.34’’E) km 6,4 q418, proseguendo ancora a Sud nella strada che sovrasta il canale Is Cardaxius e Su Gutturu de Sant’Antoni (non il canale Sant’Antonio); quasi al termine della salita si arriva sotto la guglia di Punta Antoni Sanna e abbandonando la strada sterrata che sale verso Sud, si svolta a sinistra (wp 39°9’15.86’’N-8°55’43.76’’E) , e una curva a gomito che porta a Nord, permette più avanti, di superare S’Arcu de su Linnarbu e raggiungere la parte alta di S’Aingiu Mannu (Pendenza 10%) km 9 q605 e qui si può godere di un notevole panorama. L’itinerario continua nella discesa verso la miniera di San Leone, attraversando un percorso ad anello nei 60 km delle strade articolate all’interno dell’area mineraria; verso nord vi è una discesa con dei tornanti che và verso Est dopo 600 m ; evitando il bivio in salita sulla destra (wp 39°9’43.30’’N-8°56’10.99’’E) , che porterebbe verso S’Arcu de is Sennoras, si continua nella strada più battuta; dopo 250 m si continua sulla destra dopo il bivio, che segue il perimetro orientale dell’area mineraria; sotto, a 300 m di quota, si costeggia uno scavo a cielo aperto, e poco dopo, volge a sinistra in uno stretto tornante; proseguendo verso un sentiero seminascosto dai cespugli, che è possibile trovare puntando verso Nord-Ovest, dopo 100 m si raggiunge uno spiazzo dove si trova una piccola casa bianca (wp 39°10’5.86’’N-8°56’11.78’’E) km 12,5 q280 , e continuando verso una radura con apprezzabile flora, si và verso Sud, dove si raggiungerà in breve tempo la Casa Rosa in cui era la direzione della miniera. Più avanti, superate alcune piante di eucalipto, un sentiero risale il pendio a sinistra, e porta ad una casupola di legno (wp 39°10’2.43’’N-8°56’3.44’’E) , forse funzionale, un tempo, all’attività mineraria; tornando indietro e riprendendo il cammino sulla strada sterrata, si possono trovare altri edifici simili ma forse con funzioni diverse, e dedicati allo stoccaggio di esplosivi; dopo un’altra curva, si raggiunge la terrazza dell’officina della miniera, dove si può trovare una fuoriuscita di acqua satura di sali ferrosi che ha ammantato di rosso, arrugginendo parte della vasca, del prato, e zona circostante. Giunti alla parte finale dell’itinerario , nei pressi dell’edificio adibito alla direzione della miniera (13,9 km), tornati sulla strada maestra, si evita di ripercorrere lo stesso itinerario, e si devia verso l’Albergo degli Impiegati; scendendo poi nella scalinata esterna e arrivando al fondovalle, si prosegue costeggiando la Stazione della Ferrovia e l’Albergo degli Operai, che consente di raggiungere la strada provinciale, completando l’itinerario in totale di 16,2 km e 715 m di dislivello in salita.

 

Mappa

Sui Sentieri dei Cervi - Itinerario 1
Sui sentieri dei cervi - itinerario n.1 (https://www.facebook.com/suisentierideicervi)

Informazioni

Comune

Capoterra

Indirizzo

Come arrivare

Accessibilità

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate

  • Estate

Difficoltà

difficile

Luogo di partenza

Cirifoddi

Luogo di arrivo

in vicinanza della strada provinciale

Percorso totale

16,2 km

Dislivello (metri)

in salita 715m

Ore di percorrenza


Rilevanze

Geologiche

Cima di S’Aingiu Mannu; versante orientale di Modditzi Manna; valico di Martinu Locci; Su Gutturu de Sant’Antoni; punta Antoni Sanna; S’Arcu de su Linnarbu; l’itinerario incrocia S’Arcu de is Sennoras che è raggiungibile ma di fatto non compreso.

Archeologiche

Archeologia industriale: miniera di San Leone e strutture annesse, abbandonate.

Storico-culturali

Chiesetta di Santa Barbara, Albergo dei minatori (da cui partì il primo treno sardo 1865) e altri edifici dedicati agli operai e alla direzione; Caseggiato che ospitò il principe Umberto di Piemonte (1862); stazione ferroviaria; 

Naturalistiche

Piante secolari, tra cui ricordiamo uno con circonferenza di 2,40 m) e piante locali (ecalipto, ).

Canale Is Cardaxius; piccolo giardino pensile abbandonato con all’interno limoni e melograni (incluso nell’itinerario)

Paeseggistiche

Panorama apprezzabile da S’Aingiu Mannu per la descrizione elle caratteristiche morfolofgiche dell'area

Per saperne di più

  • Sui Sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra, Angelo Pani, 2021