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Gambarussa: Circuito Bidda Mores


Gambarussa: Circuito Bidda Mores

Itinerario tratto da “Sui sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra”, di Angelo Pani, 2021 - https://www.facebook.com/suisentierideicervi


L'itinerario ha inizio da Gambarussa (wp 39°9’16.08’’ N - 8°54’7.34’’ E ; q 163) si prende la strada bianca all’altezza del ponte sulla provinciale n°1 e si va verso monte Capeddu (strada nominata come sentiero Cai n° 206) percorribile a piedi o con un mezzo adatto e di piccole dimensioni; la strada (pendenza media 6,5%) fiancheggia il torrente e permette in poco tempo, di arrivare ad una spianata (wp 39°8’46.14’’ N - 8°54’36.37 E ; km 1,9 ; q 225) all’altezza di canale di Lacu ‘e Molas dove nella zona si possono trovare i resti di un muro a secco; la zona è quella di Cortixeddas di Bidd’e Mores, dove si possono notare diversi resti murari di tempi più recenti ed altri disseminati nel letto del torrente per circa 300 m. Continuando nella stessa strada si incrocia una sorgente chiamata S’Acqua de is Cassadoris (wp 39°8’30.76’’ N - 8°54’46.31’’ E ; km 3 ; q 270) e risalendo per poche decine di metri è possibile notare una piccola cascata. Tornando nella strada precedente, si prosegue in salita per circa 100 m fino ad arrivare all’altezza della curva dopo, qui sulla destra vi è una radura con dei resti di una capanna attribuibili ad un più ampio villaggio nella zona detta Sa Barracca de Pumpulloni, dove meno di 100 anni prima venne ucciso un ragazzo di Capoterra, incolpato di aver derubato i pastori orgolesi di alcuni loro capi di bestiame. Continuando con l’itinerario, si lascia Bidd’e Mores e si attraversa il torrente, e in salita si arriva a S’Arcu de Is Tuvus, dopo poi 400 m superato il guado, si possono notare le rovine di una dispensa di carbonai, chiamata Sa Domu ‘e Mulliri (ma nelle carte Igm è nominata Tuvus) che è l’edificio più grande della valle, poco visibile dalla strada perché seminascosto dalla vegetazione. Si procede in una salita (pendenza media 13,6%) segnata probabilmente dall’alluvione del 2008; all’altezza del km 5,7 (q 570) è visibile l’effetto disastroso, dove si possono notare dei crateri creati dallo sradicamento di decine di querce. Proseguendo il percorso si va a sinistra di una deviazione e si può raggiungere S’Arcu de Is Tuvus (wp 39°7’27.37’’ N - 8°54’31.70’’ E ; km 6,1 ; q 563). Il percorso continua in discesa sul versante meridionale del monte Pauceri Mannu, e dopo 1,5 km, all’altezza di una stretta curva verso sinistra, si lascia lo sterrato per addentrarsi in una carrareccia che arriva a S’Arcu de Chiccu Locci (km 8 ; q 532) dove si nota che la strada scende verso il Canale Ladu. Dopo 2 km, raggiunto un quadrivio (wp 39°8’3.77’’ N - 8°53’34.29’’ E ; km 9,6) da cui si svolta a sinistra puntando a Ovest, percorso che permette di arrivare ad una strada bianca, dopo qualche centinaio di metri si immette nella strada provinciale. Una volta attraversata, si passa per un sentiero che dopo 500 m porta ad un campo detto Is Pauceris (km 11,6 ; q 210) luogo in cui vi era l’ultima stazione ferroviaria di fine ‘800. Si percorre il vecchio tracciato ferroviario e si arriva a S’Arenaiu (wp 39°9’2.45’’ N - 8°53’55.09’’ E ; km 13,5 ; q 170) zona in cui si possono notare dei resti di una antica via romana, o molto più recente, al 1800. Si procede seguendo il letto del fiume e si raggiunge infine il piccolo bosco di eucalipti di Gambarussa.

Mappa

Sui Sentieri dei Cervi - Itinerario 11
Sui sentieri dei cervi - itinerario n.11 (https://www.facebook.com/suisentierideicervi)

Informazioni

Comune

Capoterra

Indirizzo

Come arrivare

Accessibilità

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate

Difficoltà

medio

Luogo di partenza

Gambarussa

Luogo di arrivo

Gambarussa

Percorso totale

14,5 km

Dislivello (metri)

539 m

Ore di percorrenza


Rilevanze

Archeologiche

Sa Domu ‘e Mulliri ; Sa Barracca de Pumpulloni ; S’Arenaiu (resti di strada romana o dell’800)

Storico-culturali

Nella zona di Sa Barracca de Pumpulloni, Capoterra, 100 anni fa venne ucciso un ragazzo, con l’accusa di furto di bestiame, da parte dei pastori orgolesi.

Per saperne di più

  • Sui Sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra, Angelo Pani, 2021