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Chiesa di Santa Marta


Chiesa di Santa Marta

La chiesa di Santa Marta di Gadoni è dedicata all’omonima santa biblica, ed è stata costruita il 29 luglio 1512, data in cui viene ufficialmente citato il paese di Gadoni, che annualmente nella stessa data festeggia la sua patrona. È stato importante per il paese, il festeggiamento dei 500 anni dalla costruzione della chiesa nel 2012, dove vennero esposte per l’intero anno delle reliquie ad essa attribuite. La struttura della chiesa appare più recente per i lavori di restauro che interessarono la sua struttura negli anni ‘50, esternamente appare semplice, localizzata in una zona rialzata dal livello della strada, e accessibile da una scalinata. È stata realizzata in pietra locale di scisto, con pochi abbellimenti, di piccoli mattoni rossi; la sua struttura ha complessivamente una forma a capanna, frontalmente rettangolare, è presente sopra il portone ligneo un rosone e sopra una semplice croce. Al suo interno è presente un’unica navata e sono importanti i suoi elementi architettonici che ne alleggeriscono il peso, detti monofore ogivali.

La Chiesa di Santa Marta è un edificio religioso cattolico, che a prima vista potrebbe apparire recente, ma che in realtà possiede una storia molto più antica; è nel 1950 che questa ha avuto importanti interventi di restauro che hanno interessato quasi interamente la sua struttura, mentre nel 1985 è stata riconsacrata, ma è noto che il 29 luglio 1512 questa chiesa venne consacrata a Santa Marta (probabilmente la prima in Sardegna), e questa testimonianza è anche la prima fonte che attesta ufficialmente la presenza del paese di Gadoni, che oltre essere legato al culto dell’omonima santa, patrona del paese, ne sottolinea il legame storico. È nella stessa data del 29 luglio, ma nel 2012, che vi sono stati i festeggiamenti per i 500 anni dalla costruzione della chiesa, festività molto sentita e rappresentativa che si ripropone ogni anno; è durante questi festeggiamenti che la chiesa di Santa Barbara ha ospitato le reliquie attribuite alla santa, provenienti da La Villa Joiosa che furono esposte alla venerazione per tutto il 2012. Il nome Marta viene dall’aramaico, e significa “signora” e nel vangelo è raffigurata come una santa rivestita di una grande sacralità e dedizione a Cristo, che spesso andava a trovarla a Betania. Sotto quest’ultimo aspetto, la città di Gadoni ha da sempre accolto il messaggio di ospitalità e accoglienza divulgato dalla santa, definita come “albergatrice di Cristo”. È negli anni ‘40 che don Raimondo Bonu pubblicò un libro che parlava delle molteplici informazioni relative al culto di Santa Marta, la storia e la tradizione. Secondo le fonti religiose, Santa Marta si sarebbe diretta nella città francese di Tarascon, dove decise di divulgare la parola di Dio e costruire dei monasteri, ma qui vi risiedeva un “drago” (la tarasqua) e la santa riuscì a sconfiggerlo e questo elemento, viene riportato simbolicamente anche nelle sue raffigurazioni, sotto i piedi della santa. Per la sua importante attività nella città di Tarascon, venne a lei intitolata la chiesa principale, e nel 1878 in Italia nacque l’ordine religioso delle suore di Santa Marta, attive ancora oggi in opere di carità e apostolato. Il culto per Santa Marta è documentato in Sardegna dal 1066, anno in cui il giudice di Cagliari, Torchitorio I°, fece una donazione di 6 chiese, tra cui quella di Santa Marta di Villarios. A Gadoni vi fu la dedica dell’altare alla santa, grazie al permesso dell’arcivescovo di Oristano, Pietro Serra di Muros, per opera del vescovo di Ottana, Pietro Parente. È citato testualmente: 
“Santa Marta fu proposta come simbolo – afferma Raimondo Bonu – un modello, un valido aiuto al paesello nascente, noto allora per la modestia delle sue fanciulle e la riservatezza delle sue donne, come rivelano i documenti parrocchiali dell’epoca”.

La chiesa di Santa Marta si trova nella parte alta del centro abitato di Gadoni, inserita all’interno di un ampio giardino rialzato rispetto al livello della strada. È costruita interamente in pietra e all’esterno si nota l’alta facciata di forma rettangolare; l’accesso alla chiesa è preceduto da una breve scalinata davanti al suo portone in legno lavorato, con il particolare, nella parte superiore, di una lunetta inserita in una cornice costituita da piccoli mattoni rossi; ancora più su si può notare l’ampio rosone circolare, con delle finiture lignee e degli stessi mattoncini. Il prospetto sommario dell’edificio ha una forma “a capanna” ed è abbellito da una cornice degli stessi mattoncini rossi, da cui spicca la croce, anche questa molto semplice. Le pareti laterali dell’edificio religioso sono strutturalmente alleggerite dalle sue monofore ogivali (“finestre” ad arco, a sesto acuto) e nel lato destro si può notare una piccola campana. La struttura della chiesa di Santa Marta è stata edificata in stile tardo-gotico del XVI° sec e l’interno della chiesa si presenta con un’unica navata e due cappelle semicircolari ai lati; La muratura è costituita da pietra locale, scistica e questo è un particolare che si può notare a prima vista. Sempre al suo interno sono presenti degli archi a tutto sesto che si immettono nelle cappelle laterali e nel presbiterio, e sono stati costruiti con mattoni di terracotta. La facciata non ha elementi di decoro ed è molto semplice, costruita in pietra e l’ingresso principale ha un’ampia finestra circolare. 


Informazioni

Comune

Gadoni

Indirizzo

Via Laracuddu, 08030 Gadoni, Nu

Come arrivare

Accessibilità

Telefono: 3406482019

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate

  • Inverno ,
  • Primavera ,
  • Estate ,
  • Autunno

Notizie varie

È citato testualmente: “Santa Marta fu proposta come simbolo – afferma Raimondo Bonu – un modello, un valido aiuto al paesello nascente, noto allora per la modestia delle sue fanciulle e la riservatezza delle sue donne, come rivelano i documenti parrocchiali dell’epoca”.


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